Fake news in the real life
Da tempo meditavo una resa artistica di questa controversa epoca della comunicazione.
Immersi, anzi, sepolti da una montagna di informazioni, di narrazioni e di comunicazione più o meno aggressiva. Dentro a tutto ciò come potremmo districarci in tale situazione? C’è forse qualcuno che lo sa davvero? Come si può distinguere ciò che è falso da ciò che non lo è? Le parziali attendibilità delle notizie sono da considerarsi affidabili oppure balle camuffate d’autorevolezza? Si arriva a un punto in cui davvero non si capisce dove si possa situare il discrimine tra ciò che è vero e ciò che è falso, sempre che queste due asserzioni possano essere considerate in termini assoluti.
Per affrontare tale dilemma ho pensato che il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo potesse essere una icona ideale per trattare l’argomento.
Evidente alla testa del corteo è l’Informazione, declinata nelle tre figure simboliche che stanno guidando il popolo verso una nuova emancipazione sociale, culturale, ecc. Ma queste figure guida sono davvero affidabili? L’Informazione è alla testa della società per la sua forza persuasiva dirompente, ma come la si potrà valutare se essa stessa è quella che ci permette di orientarci? Star fuori da questo gioco dialettico è davvero difficile, se non impossibile, quindi non ci resta che prendere con le pinze tutto ciò con cui veniamo in contatto. Ma la domanda che comunque aleggia è sempre e soltanto una:
FAKE NEWS IN THE REAL LIFE OR FAKE LIFE IN THE REAL NEWS?
L’ultimo dilemma firmato Acqua Salata