Strofe su scatti di Elena Galimberti
Verso la fine del ’16 Elena mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa sulle sue fotografie. L’idea mi è piaciuta molto sin da subito e dal ’17 ho iniziato a selezionare alcuni suoi scatti per rivestirli con un po’ di poesia. Una suggestine scaturita dai momenti catturati da Elena.
Sguardi ”diversi”
Siamo ipotenuse
nell’attimo esatto
in cui la geometria
s’impossessa della nostra esistenza.
Come pieghe
di una filosofia sgualcita
slanci
verso gli abissi
delle nostre ambizioni.
Linee rette
tese
dalla nudità
dei nostri sguardi.
Siamo diagonali
come ogni buona tensione
che si rispetti,
come ogni buona passione
che ci rispecchi.
Mappa-mondo
La terra
vista da terra
è così strana.
Così a portata di mano
perde il senso
della sua complessità.
Sembra caduta ai nostri piedi
per farsi dominare
ancora di più.
Illudiamoci pure,
tanto il mondo
quando finirà
non finirà.
Saremo noi gli assenti
e tutto tornerà
come è sempre stato.
Un luogo di passaggio.
Vie di fuga
Un orizzonte
mescolato alle trasparenze
di una speranza.
L’alba
di un nuovo giorno.
Il controsogno
Una pozzanghera fiabesca
mi assorbe
dentro il suo mondo.
Si narra
di una foglia
e di un poeta disperso
assieme ad un albero
tra questi versi.