Acconcita De Cavejo, 2020.

 

 

Tutto iniziò nell’estate del ’14.

Ma mica sono un fotografo io… E quando mai!?

Comparvero volti sul mio percorso e non potei che immortalarli.

Inizialmente solo per scoprirli, ma poi anche per dare loro una identità e dei rimandi alla nostra cultura umana.

 

Spesso, guardandomi attorno vedo oggetti molto più vivi di tanti esseri umani.

Dalle cose, se osservate nel modo opportuno, possiamo intravedere noi stessə e le possibilità espressive di cui siamo dotatə.
Ecco che la pareidolia diviene uno studio delle espressioni emotive e del linguaggio extra verbale.
Uno squarcio fotografico che ci svela una vitalità celata ai nostri occhi.
E la Chirurgia visiva ci chiede: Chi guarda chi?

Vedere per credere. O credere per vedere?

 

Ma Rea


 

Chirurgia visiva è pareidolia allo stato puro. Un distillato di personaggi o situazioni surreali che ci circondano e a cui cerco di dar risalto.

Il numero di foto caricate in questa pagina è puramente indicativo

Per seguire più da vicino tale progetto l’appuntamento è tutti i martedì con “La visione chirurgica del giorno” sul blog di questo sito.

 

Mmmpf! Federico I Mochestufen, meglio noto come Federico Copparossa. Detto anche il Vaso di diritto alla mano. L’anfora imperiale della Chirurgia visiva parmense. Mamiano di Traversetolo (PR), 2024

 

Il bacio. Gli amanti della domenica mattina. Detti anche i Gonfi d’Amore. Bologna, 2023.

 

 

Namastè fratello. Il Dalai Vaso. Detto anche El Teracottajo. Il vaso eremita della Chirurgia visiva milanese. Milano, 2023.

 

 

Uoooh! Giacomo Casavecia. Detto anche al Sotoportegaro. El venexian sbalordio della Chirurgia visiva veneziana. Venezia, 2022.

 

 

Heeeh! Jean Paul Bel Caniveau. Detto anche l’acciuffafogne. Lo sciupafogne della Chirurgia visiva parigina. Parigi, 2022.

 

 

Huh huh hooooh! Caco Man. Detto anche Miasci Miasci Go! Il macaco della Chirurgia visiva Ilanita. Gibilterra, 2022.

 

 

Mmmm… Miklós Menctón. Detto anche Master Goulash. Il cuoco della Nouvelle Piatt ungherese. Budapest, 2022.

 

 

Hmmm… Dacia Babuin. Detta anche Roman Primatin. Il primate dubbioso della Chirurgia visiva rumena. Bucarest, 2022.

 

 

Hah! Mo’ soccia che muscoli che tengo! Arnold Sgommanegger. Detto anche Lo Sbalestrato. Il culturista dei motocicli bolognesi. Bologna, 2022

 

 

Mmm… El Cavalier Tobacco. Detto anche Salvador Fumì. Il surrealista affumicato della Chirurgia visiva andalusa. Málaga, 2021.

 

 

Grraaaak! Ambrogio Frogar. Detto anche Rospognan. Il rospo esploratore delle serrature bolognesi. Bologna, 2020

 

 

Aaaarrr!! Tonello Campa, detto anche Strucapian. Il suonatore esaurito della Chirurgia visiva padovana. Padova, 2019

 

 

Eeh? Gialla Linda, la sporta di Lucio Battisti. Firenze, 2018

 

 

Paura-a-a! Fifo Tremotti. L’impanicato della Chirurgia visiva bolognese. Bologna, 2017

 

 

Eeh? Bohsferatu. Il principe delle smorfie. Bologna, 2017

 

 

Pippo Sabaudo. L’anfibio della Chirurgia visiva piemontese. Torino, 2017

 

 

Augusto Mavalà. Il morto vivente della Chirurgia visiva di Bologna. Bologna, 2016

 

 

Sigh… Celestino Tristan. Il bidone emiliano depresso. Bologna, 2015

 

 

Cuor di ciclista. Una delle prime Chirurgie visive scattate a Ferrara. 2014

 

Chi guarda chi?

 

U u u uh! Bracco Balbo. Detto anche Bilbolbul. Il cagnotto buffarello della Chirurgia visiva bolognese.

 

Chirurgia visiva

 

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