Di-versi di strada Parte 2: Metà teatro e l’esposizione Smart
Il 28 settembre 2024 è stato il giorno culmine dell’iniziativa Di-versi di strada. In quel giorno il Kinò Campus è diventato il polo errante per eccellenza e lì si sono svolte cose inedite e fuori dagli schemi. La prima esposizione totalmente a tema Smart dello Stendiversomio ha fatto il suo esordio e l’evento Metà teatro ha fatto la sua comparsa tra noi, dopo alcuni anni di riposo nel cassetto del laboratorio. Il modo più opportuno per ripercorrere quel giorno è di partire dalla locandina.
L’organizzazione della giornata si è sviluppata partendo dall’evento Metà teatro, una esperienza inusuale che mescola le carte del gioco, un esperimento meta teatrale fatto usando metà del teatro a disposizione.
La location era perfetta per questo esperimento e anche Maurizio Tonelli (La Modesta Compagnia dell’arte) è stata la persona ideale con cui inaugurare questa esperienza, in quanto lui stesso ha collaborato e mi ha dato qualche dritta per il risultato più efficace della messa in scena.
Per accompagnare e introdurre lo spettatore nell’atmosfera di ciò che avrebbe vissuto è stato elaborato lo Scoglio di scena, visibile qui di seguito.
La performance è durata circa un’ora e gli avventori sono diventati i protagonisti di questa avventura. Una esperienza immersiva e interattiva inconsueta, fatta di profonde e stimolanti riflessioni.
L’unico modo per toccare con mano questa sperimentazione relazionale è il fantastico videoclip realizzato da Roberto Albini, il quale ha saputo restituire buona parte di questa vicenda errante dicendo solo parzialmente ciò che è stato vissuto, così da stimolare la giusta curiosità.
Ecco un po’ di aromi audio – visivi da Metà teatro, nell’attesa che ritorni questa possibilità in qualche nuovo luogo a inebriarvi con le sue atmosfere e i suoi intenti.
Dopo questa performance relazionale c’è stata l’esposizione Smart, la prima volta che un numero così ragguardevole di lavori di questo tipo ha fatto la sua comparsa pubblica simultaneamente. Precisamente sono stati esposti 13 pezzi, comprendendo anche derivazioni come i due lavori appartenenti al tassello “Cupido colpisce ancora“.
L’inaugurazione è stata accompagnata da una introduzione performativa a questo specifico mondo e infine si è chiusa con la performance “A Raso strofa“.
Di seguito altre foto di Fabio Speciale: il miglior modo di restituire delle emozioni di quella errante serata.
La chiusura della serata è stata all’insegna della schiuma da barba e di una lametta. E chi l’ha detto che le poesie si devono per forza scrivere con carta e penna, o con una tastiera?
Da sinistra
a destra
quanto mi lami?
Per andare verso la fine del racconto modenese aggiungo qualche vignetta poetica nata da quel giorno. Le due nuvolette contengono le medesime frasi, ma rovesciate, pertanto si sceglieva da che lato stare sulla base dell’approccio soggettivo.
1′ versione
Vocalizzo
pensieri di superbia
nella speranza di superare
la mia modestia.
2′ versione
Vocalizzo
pensieri di modestia
nella speranza di superare
la mia superbia.
Per vedere altre foto del progetto Dialoganti (Vignette poetiche) basta cliccare di seguito: Erranti fumetti.
La narrazione è volta al termine e la chiudo con una bella prospettiva catturata da Ylenia Borgonovo.
Che l’erranza sia con noi ora e sempre.
Se per caso non hai visto la prima parte della narrazione dell’evento clicca di seguito: “Parte 1”.
E così fu “Di versi di strada”
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