Insignificanze polesane
Da una delle tante affermazioni impopolari dello Stendiversomio. Un piccolo e simbolico passaggio polesano in un pomeriggio invernale. Un segnale di rovesciamento di un mito contemporaneo e delle sue previsioni sul futuro, o meglio, un riconoscimento parziale della sua profezia, ma con una attribuzione di senso alternativa e più cruda. Warhol sì, ma esteso e delocalizzato nelle sue intenzioni.
Uno degli scopi della segnaletica dei Consigli per gli altruisti è quello di saccheggiare la cultura contemporanea e di rispedire al mittente il messaggio originario, esattamente come faceva la Poesia visiva degli anni ’60 del Novecento. In questo caso l’operazione è condita con del saggio buon Situazionismo e declinata ai tempi odierni, ovvero prendendo a riferimento i valori imperanti e le metodologie più diffuse oggigiorno. Ovviamente, anche la storia personale, la cultura e le sensibilità di cui sono fornito in questo esatto momento incidono.
Questa ossessione per la notorietà è diventata una delle storture più insopportabili della contemporaneità e prendere a prestito Andy per ricordarlo diventa una operazione assai pertinente e confacente alle mie intenzioni. Poco importa se molte persone non saranno d’accordo; qui l’intento è di ridimensionare dei valori e ricordare che vengono attribuiti a certe pratiche in modo estremamente soggettivo, frutto di narcisismi e bisogno di apparire, pertanto altamente deprecabili.
Il cartello in foto è comparso lungo le strade di Rovigo nella prima metà di gennaio. Una piccola traccia della Poesia errante che ciclicamente si fa vedere tra queste vie.
Le avventure dei Consigli per gli altruisti continuano in ogni dove e in ogni quando.
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