Arcipelago poetico
L’arcipelago poetico è la mia prima opera firmata con la quale ho partecipato alla mostra collettiva di Mail art ”ISLAND 2014: from Neverland to Utopia” presso l’Accademia di Belle Arti a Catania dal 31 ottobre al 15 novembre 2014 e “Island 2015: “Dall’isola che non c’è a Utopia” presso la redazione Sicilia Journal 11 – 17 maggio 2015.
Con questo lavoro ho voluto rappresentare la mia poetica e una metafora delle persone come isole in comunicazione tra loro.
La mia poetica: l’arcipelago è costituito un gruppo di poesie che tratta della mia modalità di scrivere e di creare un’opera. Tali poesie sono immerse nel mare, ma sono collegate dai fondali marini. Ciò significa che il mare (Ma Rea, cioè io, la persona fisica) è solamente quello che mette in contatto tutto ciò e colui che dà un’organicità all’arcipelago poetico. Il fondale marino sostiene tutto, l’arcipelago e il mare. Il fondale è “Lo stendiversomio” (la mia poetica), ciò che è alla base di tutto. Tale concetto è espresso meglio sul retro della busta; qui possiamo vedere la terra (metafora dei miei processi creativi e della psiche) in una sezione geologica. Si parte dal nucleo (subconscio) per salire fino alla superficie fatta dalla terra e dal mare. Salendo verso l’alto si incontra tutto ciò che costituisce il subconscio e la mia persona psichica. Pulsioni, desideri, bisogni e sogni. Questi ultimi sono un po’ più verso l’alto perché, generalmente, si è un po’ più consapevoli di quali essi siano.
Persone: le persone non sono isole. Credo che l’arcipelago rappresenti piuttosto bene i rapporti umani. Ognuno di noi è fondamentalmente solo, isolato, però, al contempo, viviamo in una rete di relazioni che si basa su delle risposte a specifici bisogni umani e, pertanto, ciò che ci mette e tiene in contatto l’un l’altro è un costrutto socio-culturale. Tale dinamica è la stessa di un arcipelago. Cosa unisce determinate isole se non un’esigenza socio-culturale o politica? L’arcipelago è un’invenzione dell’uomo esattamente come lo sono i rapporti umani. I legami che si sono consolidati nel tempo sono frutto di decisioni arbitrarie determinate da giochi di forza o convenienze dettate da determinate congiunture.
Le persone non sono isole, ma arcipelaghi.